Il processo di inspirazione della Terra che si svolge durante l’inverno e quello estivo di espirazione trovano un corrispettivo nell’organismo umano.
Nel periodo che va da Pasqua a San Giovanni le forze di rinnovamento della natura risorgono per l’incontro fra cielo e terra.
Ma il vero spirito della festa di San Giovanni sta nell’allontanarsi dalla percezione della natura e accendere un fuoco interiore per destarsi.
Un’infinità di fiammelle pentecostali appaiono nella forma dell’ovario dei fiori e nella disposizione dei semi dei cereali.
Nell’organismo umano a ciò corrisponde l’azione del rene, collegato all’elemento aereo: questo spiega come i sentimenti e le emozioni influenzino la secrezione: i reni sono organi neuro-sensoriali nel sistema del ricambio.
L’ingresso dell’elemento animico nella natura al mattino (come si esprime nel canto degli uccelli e nel risveglio dell’uomo) va di pari passo con l’attività del rene. Fondamentali per i reni sono l’olfatto, i profumi, l’aria e la luce.
I migliori dispensatori di profumi sono le erbe aromatiche e quelle affini ai reni sono le ombrellifere: carote, finocchio, prezzemolo, sedano, coriandolo, aneto, cumino, anice.
La pianta officinale tipica dei reni è l’equiseto che Steiner dice corrisponda esattamente alla forza formativa dei nostri reni; infatti hanno un forte rapporto con le proteine (anche l’aria ha un forte rapporto con l’azoto che la costituisce per l’80%; ed ecco che i reni danno luogo ad escrezione di sostanze azotate); e ogni uomo si distingue dagli altri per la tipicità delle sue proteine.
Per parlare dell’alimentazione in rapporto ai reni possiamo rammentare che la vivificazione dei processi proteici avviene con lo zolfo e con il silicio: così si porta luce, si stimolano i sensi e si intensificano le forze formatrici.
Contengono zolfo: riso, orzo, avena, noci, mandorle, nocciole, porri, lenticchie, latte, uova, formaggi stagionati, salmone
Contengono silicio: orzo, miglio, grano, segale, noci, lattuga, prezzemolo, banana, fragole, ribes nero.
Il messaggio di San Giovanni: lasciar crescere in piena coscienza e silenzio la forza spirituale nell’interiorità.